"L'attenzione mia e del governo sulla crisi in Venezuela continua a essere altissima, ci siamo attivati fin da subito per difendere la libertà di voto e il rispetto dei diritti. Chiediamo risultati elettorali trasparenti, la fine della repressione e la liberazione degli oppositori. Occorre mantenere la pressione internazionale e continuare a garantire il sostegno all'opposizione, anche di più dopo l'esilio di Edmundo Gonzalez Urrutia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani al question time alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Crisi in Venezuela, Tajani: "Attenzione resta alta, mantenere pressione"

"L'attenzione del governo sulla crisi in Venezuela continua ad essere altissima e la posizione dell'Italia è chiara: l'esito elettorale proclamato dalle autorità venezuelane non ha alcuna legittimità. Voglio sottolinearlo ancora una volta in quest'Aula: il popolo venezuelano ha il diritto di decidere liberamente il proprio destino. In Venezuela risultano attualmente detenuti otto cittadini italo-venezuelani, mentre una cittadina italiana è sottoposta alla misura cautelare del divieto di espatrio, dopo essere stata arrestata e poi rilasciata in attesa di giudizio. Risultano attualmente detenuti in Venezuela 8 doppi cittadini italo-venezuelani. A questi si aggiunge una cittadina italiana sottoposta alla misura cautelare del divieto di espatrio. Dopo essere stata tratta in arresto è stata tempestivamente rilasciata in attesa di giudizio anche a seguito della pronta attivazione dell'ambasciata nei confronti delle autorità locali. Dall'inizio della crisi la tutela degli oltre 160mila connazionali residenti in Venezuela è sempre stata la nostra priorità". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il question time alla Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Tajani: "Esito elettorale Venezuela non ha legittimità. 8 cittadini italiani detenuti dopo proteste"

Ci hanno provato con la premier, ora l'asse giornali-sinistra-procure mette nel mirino la sorella. L'accusa? Il solito "traffico di influenze"

Alessandro Sallusti
Vogliono indagare Arianna Meloni
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