Scatto a 10 km dal traguardo, ridotto il suo distacco da Roglic e Ayuso. Ciccone terzo

Scatto a 10 km dal traguardo, ridotto il suo distacco da Roglic e Ayuso. Ciccone terzo
Dopo un exploit della maglia azzurra Fortunato, l'ex vincitore del Giro attacca sull'ultima salita e vince in splendida solitudine. Sempre in rosa Del Toro, che beffa Ciccone. Ayuso e Roglic si marcano
Il leader messicano difende la maglia ma perde rispetto ad Ayuso e a Roglic
La cronometro da Lucca a Pisa sconvolta dalla pioggia, che rallenta gli uomini classifica. Vince l'olandese ma grande prova di Roglic, che risale di 5 posizioni. Del Toro difende la rosa da Ayuso
Compagni di squadra in competizione fra loro. L'Uae Team: "Nessun problema"
Finale spettacolare col belga che trionfa in volata. Isaac: "Chiarirmi con Ayuso? Ma no, siamo amici"
Sugli sterrati della Toscana profonda succede di tutto: mentre Roglic scivola e perde due minuti, impresa del belga, che aveva sofferto nelle prime tappe e regola nel finale Del Toro. Ottimo terzo Ciccone
Plapp vince in solitaria. Diego: "La mia prima volta dopo 16 anni di professionismo. Voglio festeggiare"
In una tappa segnata da tanti attacchi e grande spettacolo, impresa del 35enne toscano che riesce a togliere la maglia più ambita a Roglic. Vince da solo il campione d'Australia
Pericolosa protesta durante la tappa del Giro d’Italia che si è tenuta ieri a Napoli. "Alcuni attivisti pro-Pal hanno cercato di interrompere la gara mettendo gravemente a rischio la vita degli sportivi e degli spettatori. Hanno scelto deliberatamente di agire nel momento in cui passava la squadra israeliana, puntando a trasformare un evento sportivo in un’occasione per una provocazione violenta. È stato solo grazie all’intervento immediato degli agenti della Polizia in borghese, tra via Colombo e via Acton, che si è evitato il peggio", ha denunciato in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. "I responsabili - sottolinea - sono stati immediatamente fermati e denunciati a piede libero, ma quanto accaduto impone una riflessione: non sono più sufficienti le denunce a piede libero, è necessaria una risposta giudiziaria rapida e incisiva; chi mette a rischio la sicurezza pubblica con azioni dimostrative organizzate - il volantino diffuso nei giorni precedenti ne è la dimostrazione - e pericolose, deve affrontare conseguenze penali reali e immediate. E in questo caso serve anche una risposta giudiziaria: eventi internazionali come il Giro d’Italia vanno protetti da minacce come questa, altrimenti si presta il fianco a chi usa lo scontro e le azioni violente come strategia. Gli agenti che hanno gestito l’intervento di ieri hanno evitato il peggio, ma ora spetta alle istituzioni fare il resto”.