Azzolina: "Ritorno in aula solo se possibile". Maturità-farsa con commissari tutti interni

Azzolina: "Ritorno in aula solo se possibile". Maturità-farsa con commissari tutti interni
Aumento allarmante dei nuovi casi: 2.500 in 24 ore, a Milano 848. "Vergognose le polemiche sui tamponi"
Risalgono gli infettati in regione. E anche i deceduti A Milano 848 casi, ma i test passano da 2.600 a 6mila
Cortellaro, primario del Dea del S. Carlo: "I respiratori curano un terzo dei pazienti Covid, ma non bastano"
Confindustria tuona contro i blocchi nel processo di approvvigionamento
Richieste impennate di colpo, le bombole non bastano. La Lombardia vuole concentrare i pazienti in strutture comuni per l'ossigenazione
Il presidente Gaia Calimani: "Crisi tremenda, consoliamoci con Goldoni"
Uno studio mostra il legame tra il ceppo italiano e i casi in Germania. I ricercatori: "Il virus in Italia da fine gennaio"
"Trovare il punto debole di questo agente e lo colpiremo lì dove gli farà più male, questo è il ruolo chiave di qualunque laboratorio di ricerca". A dirlo è Fausto Baldanti, Direttore Unità Virologia Molecolare del San Matteo di Pavia. "I punti deboli bisogna cercarli avendo anche una ricerca dello sviluppo degli anticorpi nelle persone che guariscono da queste infezioni. Questo può diventare un farmaco o una terapia per i pazienti malati", spiega ancora Baldanti. (Lapresse)
"La diocesi ha pensato di venire incontro a una necessità che era quella di dove collocare le persone che morivano". Ha la voce rotta e il viso provato Don Mario, il parroco di Seriate, comune della Bergamasca, che ha aperto le porte della sua chiesa, quella di San Giuseppe, per accogliere le bare di alcune delle vittime dell’epidemia di coronavirus nella Val Seriana. Sono 80 le bare che hanno trovato accoglienza all’interno dell’edificio religioso. "C’è sembrato bello- ha aggiunto il sacerdote- È come dire che una comunità si prende cura, fa una carezza di accoglienza e di preghiera in un momento come questo. Per noi è come se fossero già nella casa del padre. Per un po’ di tempo li curiamo noi". (Lapresse)