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Arrivano tra le quattro e le otto del mattino, i migranti diretti a Kos che partono dalle coste turche. Per chi ce la fa sono momenti di indimenticabile felicità, ma in molti perdono la vita durante il tragitto. Dall'inizio dell'anno sono morte già diverse centinaia di persone

Giovanni Masini
Kos, gli sbarchi ripresi dalla spiaggia

Dalle spiagge turche inizia il miraggio dei migranti che sognano l'Europa. Gli scafisti ci accolgono, poi all'improvviso il clima cambia. I trafficanti si infuriano: cosa non volevano farci riprendere?

Giovanni Masini
I migranti si preparano al viaggio verso Kos. (La foto ci è stata inviata in esclusiva da uno dei passeggeri del gommone)

Un vero e proprio campo profughi, ma senza nessun tipo di assistenza: in questo si è trasformata l'isola di Kos, da mesi meta di un flusso incessante di sbarchi di profughi provenienti dalla vicina Turchia. I migranti vivono al sole, sotto tende disposte in lunghe file. La prolungata attesa per i documenti necessari ad abbandonare l'isola non fa che esasperare gli animi

Giovanni Masini
Kos, l'isola trasformata in campo profughi

La stazione Keleti riapre, ma nessun treno partirà per Vienna. Centinaia di migranti prendono d'assalto un convoglio senza macchinista fermo sui binari

L'assalto del treno a Budapest
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