Leggi il settimanale

"Per tutta l'estate, centinaia di missili sono piovuti sulle infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Innumerevoli ucraini sono stati uccisi o feriti. Città sono state distrutte. Famiglie separate. E tuttavia, c'è ancora qualcuno che attribuisce la colpa di questa guerra non all'invasore, ma all'invaso. Non alla brama di potere di Putin, ma alla sete di libertà dell'Ucraina. Quindi vorrei chiedere loro: darebbero mai la colpa agli ungheresi per l'invasione sovietica del 1956? O ai cechi e agli slovacchi per la repressione sovietica del 1968? O ai lituani per la repressione sovietica del 1991?". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al dibattito sulle priorità della presidenza ungherese illustrate dal premier Viktor Orban."Noi europei potremmo avere storie e lingue diverse, ma non esiste una lingua europea in cui la pace sia sinonimo di resa. E la sovranità è sinonimo di occupazione. Il popolo ucraino è un combattente per la libertà, proprio come gli eroi che hanno liberato l'Europa centrale e orientale dal dominio sovietico", ha aggiunto. Ebs (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Von der Leyen: C'è ancora chi dà colpa a ucraini per guerra. Allora nel 56 era colpa ungheresi?

"La guerra aveva distrutto la nostra capacità produttiva. La ricetta individuata da Paolo Bonomi e dalla Coldiretti, e interpretata bene dal Governo Fanfani fu quella di agire su ciò che non veniva coltivato, contrastando l'improduttività delle terre. Una ricetta che vide schierarsi contro forze apparentemente opposte tra loro, grandi latifondisti e sinistre italiane. Da quella riforma agraria forse dovremmo prendere spunto anche oggi, guardando a quei terreni incolti in Italia che potrebbero tornare nella disponibilità di chi li vuole lavorare. In particolare per quei giovani che volessero tornare a lavorare e a produrre e a realizzarsi attraverso la cultura del lavoro" così il ministro Lollobrigida intervenendo alla festa per gli 80 anni della Coldiretti. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Lollobrigida: "Dovremmo prendere spunto dalla riforma agraria per ridare vita ai terreni incolti"

Al termine dell'intervento del Primo Ministro ungherese Viktor Orban al Parlamento Europeo, gli europarlamentari di The Left si sono alzati e hanno cantato Bella Ciao, seguiti poco dopo dai Verdi e dai Socialisti. In risposta la presidente del Parlamento Metsola ha commentato: "Qui non siamo all'Eurovision. Così sembra più la Casa di Carta, rispettiamo la dignità di quest'Aula". Courtesy: Ebs (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
La sinistra canta Bella Ciao contro Orban all'Europarlamento, Metsola: "Sembra la Casa di Carta"
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica