Il porporato torna a casa. Dovrà comparire in tribunale il prossimo 26 luglio a Melbourne
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Nessun ferito nella struttura a nord della capitale. 70 i vigili del fuoco in azione
Centinaia di migliaia di persone hanno sfilato a Istanbul per la "Marcia della Giustizia" che chiede la fine dello stato di emergenza e delle purghe seguiti al fallito golpe del 2016
Centinaia di migliaia di persone hanno sfilato in corteo a Istanbul oggi come tappa conclusiva di 25 giorni di marcia che ha attraversato gran parte della Turchia partendo da Ankara, contro la repressione del governo a seguito del fallito colpo di Stato militare di luglio del 2016. I manifestanti, che sventolavano bandiere della Turchia con la scritta 'Giustizià, si sono raccolti per ascoltare il principale leader d'opposizione Kemal Kilicdaroglu, che parlava al termine della sua marcia di 425 chilometri partita da Ankara. Kilicdaroglu, a capo del partito Chp, era partito dalla capitale turca a metà giugno per protestare contro la condanna a 25 anni di un membro del suo partito, Enis Berberoglu, con l'accusa di spionaggio. Berberoglu è stato il primo deputato del Chp a essere imprigionato nell'ambito delle purghe seguite al fallito golpe del 2016 contro il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, nell'ambito delle quali sono state arrestate circa 50mila persone e sono stati sospesi dal servizio 150mila dipendenti fra cui insegnanti, giudici e soldati.
Continuano gli arresti di attivisti per i diritti umani in Turchia. Questa volta a farne le spese è Amnesty International