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"È importante il mantenimento della pressione sulla Russia che, a differenza di quanto dice la propaganda, si è impantanata in una durissima guerra di posizione a costo di enormi sacrifici. Questa difficoltà è l'unica cosa che può costringere Mosca ad un accordo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nell'Aula della Camera. Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Meloni alla Camera: Non abbandoniamo Kiev, Russia si è impantanata

“L’educazione non formale, accanto alla scuola, rappresenta un’esperienza di primaria importanza per la crescita sana, armoniosa, equilibrata da parte dei ragazzi ma ancora più per il loro empowerment, per la formazione ad una piena e compiuta cittadinanza. In questa legge si vanno ad individuare i soggetti che agiscono come comunità educanti: quelli del terzo settore, dell’associazionismo, il mondo degli oratori, degli enti religiosi, il mondo della cultura, il mondo delle associazioni sportive. Soggetti che nella nostra Italia, nelle nostre città, nei più piccoli comuni sono il presidio della nostra Repubblica nell’accompagnamento e nella crescita per le nuove generazioni e che quindi meritano di essere riconosciuti nel loro valore e sostenuti nella loro attività”. Così la Presidente di Azione, Elena Bonetti, intervenendo in aula alla Camera nella discussione generale sulla proposta di legge di cui è prima firmataria in materia di sostegno alle attività educative e ricreative non formali. Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Centri estivi, Bonetti: Proposta legge sana il mancato riconoscimento dell'educazione non formale

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana rivendica l’alta produttività della Camera nel 2025 e annuncia per il 2026 un anno di grandi riforme. In arrivo il premierato, tema destinato a infiammare il dibattito parlamentare ma centrale per il nuovo assetto istituzionale

Gabriele Barberis
Fontana a il Giornale: "Ecco perché il 2026 sarà l'anno delle riforme"

"Seppur non da deputato sarò in questo palazzo per fare gli interessi del Veneto. Non un Veneto che si chiude in se stesso ma che ha voglia di guardare avanti. Evviva il Veneto, viva San Marco", lo ha detto nell'Aula della Camera il governatore del Veneto Alberto Stefani che, con una lettera datata 6 dicembre ha rassegnato le proprie dimissioni da deputato dopo l'elezione a Presidente del Veneto. Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Stefani si dimette da deputato per guidare Palazzo Balbi: Evviva il Veneto, viva San Marco

Se l'occasione di Atreju favorirà sia la ripresa dello scorrere della cultura nelle vene della nostra politica, sia l'agganciamento della destra italiana alle migliori boe, come tra gli altri Prezzolini e Papini, e poi Montanelli, della nostra cultura politica e giornalistica, questo sarà un servizio importante reso alla vita politica e culturale del Paese

Luigi Tivelli
Una via per superare il divorzio politica-cultura
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