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La sovranità non si misura in missili ma in autodeterminazione, cioè nella possibilità per un popolo di darsi leggi, istituzioni, rappresentanti e una struttura riconosciuta

Vittorio Feltri
Trump è il primo che apre un dialogo concreto

Per la pace più che la vittoria è essenziale la sconfitta, affinché tutti accettino la narrazione unica del vincitore come base comune da cui ripartire

Pier Luigi del Viscovo
Guerra finita ma la pace è altro

Forte emozione in Piazza degli Ostaggi, a Tel Aviv, dove centinaia di persone hanno accolto con applausi, lacrime e canti la notizia della liberazione dei primi ostaggi israeliani dopo due anni di prigionia a Gaza. Molti erano arrivati all'alba, stringendo foto dei propri cari e bandiere israeliane avvolte da nastri gialli, simbolo del movimento che da mesi chiede la loro liberazione. Quando è' arrivata la conferma ufficiale del rilascio, la piazza è esplosa in un abbraccio collettivo, tra pianti, abbracci e cori di speranza.

Ansa
Tel Aviv, lacrime e applausi per la liberazione dei primi ostaggi

Il rilascio dei primi ostaggi segna l’inizio del delicato scambio tra Israele e Hamas. Un passo simbolico in un equilibrio diplomatico ancora precario

Francesca Salvatore
Una "mattina di speranza": ostaggi israeliani a casa. Cosa accade adesso
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