Il taglio dei parlamentari è passato, ma ora la situazione delle Camere può essere compromessa in termini di rappresentanza. La battaglia dell'onorevole Simone Baldelli

Il taglio dei parlamentari è passato, ma ora la situazione delle Camere può essere compromessa in termini di rappresentanza. La battaglia dell'onorevole Simone Baldelli
A nove anni dal discorso del whatever it takes un'altra prova di forza. Ieri, al termine della conferenza di Mario Draghi successiva al Consiglio dei ministri, abbiamo capito una cosa: il premier ascolta tutti i partiti ma alla fine tira dritto.
Lo schiaffone a Matteo Salvini si materializza poco dopo le otto di sera, durante la conferenza stampa che segue il Consiglio dei ministri che ha appena approvato le misure anti-Covid.
È come se fosse saltato il tappo, o addirittura il coperchio del politically correct che impedisce di dire che ciò che non va (e naturalmente anche ciò che va) nell'amministrazione della giustizia.
Apertura della Cartabia a "poche correzioni tecniche". E anche il Pd si riallinea al premier
C'è qualcosa di positivo e interessante nelle dichiarazioni d'intenti formulate dal ministro dell'Economia, Daniele Franco, che ieri ha illustrato le linee guida della legge delega di riforma del fisco.
Oggi compie gli anni: "Eccoci, siamo all'ultima curva". Contrario al doppio mandato: "Non siamo un regno"
Non si conoscono i numeri della scelta del candidato sindaco. Voci interne: pochissimi, non lo diranno mai
Ronzulli: "Il nostro candidato resta Occhiuto". La presidenza della commissione non cambia
"Nessuno vuole stabilire sacche e soglie di impunità, processo rapido e tutti colpevoli punti. Faremo di tutto perchè il testo finale sia condiviso: questo è molto importante". Così il premier, Mario Draghi, in conferenza stampa. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)