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"La Rai deve moltissimo a Pippo, non solo a Sanremo. Dovrebbero togliere il cavallo da viale Mazzini quando riaprira' e mettere la statua di Pippo Baudo". Lo ha detto Fiorello dopo aver dato l'ultimo saluto a Pippo Baudo alla camera ardente al Teatro delle Vittorie. "Baudo ha tracciato un solco enorme in cui tutti noi abbiamo imparato - ha sottolineato - ci ha insegnato senza volerlo, bastava guardarlo. Chi insegnera' oggi ai giovani a fare televisione? Non lo so. Ieri guardando Papaveri e papere mi sono ricordato cos'era la vera tv: sigle da cinque minuti, monologhi di un quarto d'ora, pezzi musicali da dieci minuti. Oggi, con i contenuti da 30 secondi sui cellulari, tutto questo sembra impossibile", ha aggiunto.

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Fiorello: "Statua di Baudo al posto del cavallo Rai"

Una lunga coda davanti al Teatro delle Vittorie, a Roma, si è formata ancor prima dell'apertura della camera ardente di Pippo Baudo che resterà aperta oggi, 18 agosto, dalle 10 fino alle 20 e domani dalle 9 alle 12. Lo storico teatro ha ospitato alcuni dei programmi più famosi del celebre conduttore, morto il 16 agosto all'età di 89 anni.

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Pippo Baudo, la lunga coda alla camera ardente al Teatro delle Vittorie

È morto a 89 anni Pippo. Baudo, lasciando un vuoto profondo nello spettacolo italiano. Recordman del Festival, ne condusse 13 edizioni, cinque consecutive come Mike Bongiorno e Amadeus. Grande appassionato di musica e opera, sognava di dirigere un'orchestra.

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Pippo Baudo, addio al re dei presentatori

Dalla prima volta all’Ariston nel 1968 alle 13 conduzioni record, Baudo ha segnato Sanremo con idee, imprevisti e scoperte musicali. La sua morte lascia un vuoto nella memoria collettiva italiana

Erika Pomella
Sanremo e Pippo Baudo, una storia d’amore lunga mezzo secolo
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