Il ministero degli Esteri russo ha pubblicato un elenco di dichiarazioni di politici di vari Paesi occidentali: ecco chi ne fa parte (e chi no)

Massimo Balsamo
Non solo Mattarella: da Tajani e Crosetto agli altri politici, chi c'è nella lista nera di Mosca

Il riconoscimento di uno Stato non è un atto simbolico da affidare ai salotti progressisti, ma un passaggio concreto che comporta l'apertura di relazioni diplomatiche

Vittorio Feltri
Non si può riconoscere la Palestina che non c'è

Unimpresa, Paolo Longobardi: "Se il compromesso sul 15% è politicamente utile, la Ue ora deve tradurlo in norme operative, strumenti di compensazione e azioni diplomatiche"

Camilla Conti
"Non è uno choc. L'intesa attenua le ricadute sul Pil"

"Il nostro obiettivo rimane un Israele sicuro e protetto, accanto a uno Stato palestinese vitale e sovrano. Ma in questo momento tale obiettivo è sotto pressione come mai prima d’ora. Ho sempre detto che riconosceremo uno Stato palestinese come contributo a un vero processo di pace nel momento di massimo impatto per la soluzione dei due Stati. Con questa soluzione ora minacciata, questo è il momento di agire. Pertanto, oggi, come parte di questo processo verso la pace, posso confermare che il Regno Unito riconoscerà lo Stato di Palestina presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre, a meno che il Governo israeliano non compia passi concreti per porre fine alla situazione terribile a Gaza, accettare un cessate il fuoco e impegnarsi per una pace sostenibile a lungo termine, rilanciando la prospettiva di una soluzione a due Stati. Questo include consentire alle Nazioni Unite di riprendere la fornitura di aiuti e dichiarare chiaramente che non ci saranno annessioni in Cisgiordania. Nel frattempo, il nostro messaggio ai terroristi di Hamas rimane invariato e inequivocabile. Devono immediatamente rilasciare tutti gli ostaggi, sottoscrivere un cessate il fuoco, disarmare e accettare che non avranno alcun ruolo nel governo di Gaza" così il primo ministro inglese Keir Starmer. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Starmer: "Riconosceremo la Palestina, se Israele non porrà fine al massacro a Gaza"

“È molto difficile trattare con Hamas. […] Sto parlando con Netanyahu e stiamo elaborando diversi piani, è una situazione molto difficile, se non avessero gli ostaggi, le cose andrebbero molto velocemente.” Così il Presidente degli Stai Uniti Donald Trump a Turnberry, in Scozia durante un incontro con la stampa insieme al Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. Courtesy: The White House (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Gaza, Trump: Sto parlando con  Netanyahu per elaborare piani, situazione difficile per ostaggi

“Vogliamo dare da mangiare ai bambini, abbiamo dato un contributo e potremmo spendere 60 milioni di dollari, tutti destinati al cibo. Speriamo solo che il cibo vada a chi ne ha bisogno, perché, come sapete, quando si fa qualcosa lì, Hamas o qualcun altro se ne appropria. Ma noi siamo pronti ad aiutare, sapete, vogliamo aiutare, è una situazione terribile.” Così il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Turnberry, in Scozia durante un incontro con la stampa insieme al Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. Courtesy: The White House (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Trump: A Gaza situazione terribile, vogliamo dare da mangiare ai bambini
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