Il presidente elogia la premier sui social e manda un messaggio: "Tratti da sola"
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Il presidente elogia la premier sui social e manda un messaggio: "Tratti da sola"
"Stati Uniti e Italia insieme non sono solo alleati ma sono le colonne del mondo libero". Così Giorgia Meloni in un videomessaggio al galà per il 50esimo anniversario della Niaf, l'organizzazione degli italoamericani a Washington. "Ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise. La chiamano cultura 'Woke" aggiunge la premier in riferimento alle polemiche che negli ultimi anni hanno caratterizzato in America il Columbus Day. "Non glielo peremetteremo", avvisa la presidente del Consiglio. Poco dopo il presidente americano Donald Trump l’ha elogiata sul suo social Truth condividendo un video della premier. "Giorgia Meloni sfida l'Ue e cerca di ottenere un accordo commerciale diretto con Trump. Ben fatto Meloni. È una mossa brillante", scrive il tycoon nel post.
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"In Italia c'è una estrema destra al Governo che sta tagliando la spesa pubblica, la sanità, la scuola, sta bloccano le nostre proposte di salario minimo. Stanno producendo solo propaganda, odio e polarizzazione. La settimana scorsa Meloni a Firenze ha detto che l'opposizione è peggio di Hamas. Voglio solidarizzare con Ranucci vittima di un attentato terribile: la libertà e la democrazia è a rischio quando l'estrema destra è al Governo. Non batteremo l'estrema destra seguendo la loro agenda: dobbiamo ricordare chi siamo come socialisti. Dobbiamo spingerli sul nostro campo della difesa dei diritti e di giustizia sociale". Lo ha detto la leader del Pd, Elly Schlein, intervenendo al Congresso del Pse ad Amsterdam. Pse (Alexander Jakhnagiev)
Trump: Kiev e Mosca si fermino dove sono. I confini territoriali sono stati definiti dalla guerra "L'incontro con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato molto interessante e cordiale, ma gli ho detto, come ho suggerito con forza anche al Presidente Putin, che è ora di smettere di uccidere e di raggiungere un accordo. È stato versato abbastanza sangue, i confini territoriali sono stati definiti dalla guerra e dal coraggio. Dovrebbero fermarsi dove sono. Lasciamo che entrambi rivendichino la vittoria, lasciamo che sia la storia a decidere. Basta sparare, basta morte, basta spendere somme di denaro enormi e insostenibili. Questa è una guerra che non sarebbe mai iniziata se fossi stato Presidente. Migliaia di persone vengono massacrate ogni settimana: basta, tornate a casa dalle vostre famiglie in pace", lo ha detto Trump dopo l'incontro alla Casa Bianca con Zelensky. White House (Alexander Jakhnagiev)
"Prima di tutto, penso che dobbiamo sederci e parlare. Il secondo punto: abbiamo bisogno del cessate il fuoco. Anche adesso in Medio Oriente è molto difficile mantenere il cessate il fuoco. Ovunque, in ogni guerra, è molto difficile. Vogliamo la pace. Putin non vuole. Ecco perché abbiamo bisogno di fare pressione su Putin. Parleremo di cosa abbiamo bisogno per spingere Putin al tavolo delle trattative, sia bilaterale, trilaterale, non importa, conta solo la pace. Non parliamo di Nato. Ma la cosa più importante per il popolo ucraino che ogni giorno è sotto attacco è la sicurezza. Prima di tutto, abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza per l'Ucraina e per il suo popolo", così Zelensky alla Casa Bianca. White House (Alexander Jakhnagiev)
"Perché è un leader che ci piace. Ci piace Viktor Orban. Gli piace. Mi piace. L'Ungheria è un Paese sicuro. Orban è un ottimo leader per come ha guidato il suo Paese. Non ha molti dei problemi che hanno gli altri Paesi. E così abbiamo deciso che saremo con Viktor Orban e penso che l'Ungheria sarà un ottimo ospite". Lo ha detto Trump alla casa Bianca ricevendo Zelensky. White House (Alexander Jakhnagiev)