Approvato il piano industriale 2025-2030, focalizzato sulle attività regolate e fondato su un piano di investimenti da 6,4 miliardi di euro
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Approvato il piano industriale 2025-2030, focalizzato sulle attività regolate e fondato su un piano di investimenti da 6,4 miliardi di euro
Giorgio Damiani racconta a Hoara Borselli la ricetta dell'azienda per un gioiello di qualità, non solo bello e alla moda ma anche confortevole
Folgiero: "Cresce il nostro contributo al Paese". In forte sviluppo la subacquea e i droni navali
Per il gruppo torinese operazione valutata 90 milioni. Parte del prezzo pagato in azioni
“Abbiamo scelto di focalizzarci sullo sviluppo di biomateriali protetti da una solida proprietà intellettuale, capaci di aprire nuovi mercati nella medicina estetica, nella rigenerazione tissutale nelle terapie intra-articolari e oftalmologiche", spiega Marco Mastrodonato, fondatore e CEO dell'azienda
Giovedì 13 novembre alle ore 11:30 presso il Padiglione Italia nella Blue Zone BF International presenterà il progetto BFuture Farm, un modello agricolo innovativo che coniuga sostenibilità e produttività
Con Hoara Borselli, Giorgio Damiani ripercorre la storia della sua famiglia: "Siamo alla terza generazione. Io e i miei fratelli abbiamo ereditato una grande sfida e fortunatamente c'è stata una bella escalation"
Il gruppo ha ceduto l'intera partecipazione per 5,8 miliardi
Il gioiello come racconto d’Italia: radici, mestiere, visione. Con Hoara Borselli, Giorgio Damiani ripercorre un secolo di storia di famiglia nato nel 1924, quando il nonno, orafo-artigiano, scolpiva pezzi unici per le grandi casate del Nord. Negli anni Sessanta l’intuizione del padre: trasformare l’eccellenza di bottega in un marchio, prodotto a Valenza e distribuito nelle migliori gioiellerie. Da lì, la sfida della terza generazione: tenere insieme continuità e crescita, laboratorio e mercato globale.Si parla di cosa rende un brand italiano riconoscibile: la mano, prima di tutto. La manualità che resta centrale nonostante la tecnologia; l’idea di un gioiello “indossabile”, elegante, quotidiano. Innovazione sì, ma senza tradire la linea: lontani dall’ostentazione modaiola, vicini alla bellezza che dura. Dall’Occidente maturo all’Asia che chiede pezzi su misura, fino alla centralità della cliente che guida ricerca e design.C’è l’Italia che fa impresa nonostante la burocrazia, e c’è la responsabilità: filiere pulite, attenzione ai materiali, adesione a standard internazionali, sostenibilità come pratica e non slogan. Il gioiello, infine, come segno di vita: anniversari, nascite, passaggi che diventano memoria. Un dialogo che racconta perché il Made in Italy continua a valere, quando resta fedele al suo cuore: artigianato, stile, capacità di futuro.
La società lancia il ramo d’azienda rivolto ai clienti all’ingrosso. Valorizzati gli asset di rete e l’esperienza. Roberto Bussolotti: "Mettiamo a disposizione infrastrutture e patrimonio tech"