I "tre grandi" europei e cioè il premier italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e il successore della Merkel Olaf Scholz, arrivano oggi a Kiev con un treno blindato
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I "tre grandi" europei e cioè il premier italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e il successore della Merkel Olaf Scholz, arrivano oggi a Kiev con un treno blindato
L'Ucraina ha fame di armi. E l'Occidente fa di tutto per accontentarla
Quella del grano è una delle battaglie più calde del fronte ucraino, con l'ombra di una catastrofe alimentare a livello planetario sia a causa della diminuzione della disponibilità sia soprattutto della conseguente impennata dei prezzi
"Vogliamo costruire la pace. Il che significa che a un certo punto tutti noi vogliamo che il fuoco si fermi e che le discussioni riprendano. E quindi non ho mai condiviso le osservazioni che consistevano nel dire che oggi faremmo guerra al popolo russo e che domani vorremmo annientarlo, poiché è quello che a volte si dice. No, perché ad un certo punto, quando avremo aiutato il più possibile a resistere, e l'Ucraina avrà vinto, dovremo negoziare", le parole del Presidente francese Macron in Romania. / Eliseo (Alexander Jakhnagiev)
A Severodonetsk si combatte strada per strada, ma la situazione più critica riguarda quella dello stabilimento chimico Azot. Mosca ha lanciato l'ultimatum ai combattenti al suo interno: "Arrendetevi e deponete le armi entro oggi"
"Non ci siano dubbi: non esiste nessuna giustificazione giuridica, né politica, per modificare unilateralmente un accordo internazionale. Aprire la porta alla modifica unilaterale di un accordo internazionale è una violazione del diritto internazionale. Chiamiamo le cose col loro nome: questo è illegale", le parole del vicepresidente della Commissione Ue Sefcovic sul Protocollo dell'Irlanda del Nord. / Ebs (Alexander Jakhnagiev)
“La Conferenza è stata un innovativo esperimento di democrazia partecipata per avvicinare i cittadini alle istituzioni e creare un dibattito europeo. Questo esercizio si è intersecato in una delle peggiori crisi dal dopoguerra per il nostro continente. Dalla pandemia all’invasione Russia dell’Ucraina, uno shock geopolitico senza precedenti”. Lo ha dichiarato il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio, durante la Conferenza sul futuro dell'Europa che si è tenuta a Palazzo Brancaccio, in Roma. (Alexander Jakhnagiev)
“L’Europa deve fare il salto di qualità, l’Italia ha dato il suo contributo importante. E’ indispensabile farlo così che l’Europa diventi un soggetto capace di affrontare le sfide del nostro tempo e rilanciare quello straordinario modello sociale che ci ha reso un continente orgoglioso di essere europei”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, durante la Conferenza sul futuro dell’Europa che si è tenuta a Palazzo Brancaccio, in Roma. (Alexander Jakhnagiev)
"L'Europa rimane l'epicentro di questa escalation dell'epidemia di vaiolo delle scimmie, con 25 Paesi che segnalano più di 1.500 casi, ovvero l'85% del totale globale. L'entità di questo focolaio rappresenta un rischio reale: più a lungo circola il virus, più si diffonderà e più forte diventerà la presenza della malattia nei Paesi non endemici". Lo sottolinea il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge, in conferenza stampa, ricordando che l'Organizzazione mondiale della sanità ha convocato la prossima settimana il Comitato d'emergenza per valutare se l'epidemia di vaiolo delle scimmie nei Paesi non endemici rappresenta un'emergenza internazionale di salute pubblica. WHO (Alexander Jakhnagiev)
"Stasera ci incontreremo con Ucraina, Georgia, Svezia, Finlandia e Unione Europea. Questa sarà un'opportunità per il ministro della Difesa Reznikov di aggiornarci su ciò di cui l'Ucraina ha urgente bisogno. E per gli alleati della NATO di fare nuovi annunci di sostegno all'Ucraina. Gli alleati si impegnano a continuare a fornire l'equipaggiamento militare di cui l'Ucraina ha bisogno per prevalere, comprese armi pesanti e sistemi a lungo raggio", le parole del segretario generale della Nato Stoltenberg nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. / Nato (Alexander Jakhnagiev)