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“L’Europa deve avere un ruolo più forte, deve lavorare non soltanto per i singoli Stati ma lavorare insieme per una pace in Medio Oriente perché dopo la pace bisognerà garantire stabilità. Deve esserci una nuova stagione con due popoli e due Stati in Israele e Palestina, ed un Iran che non rappresenti una minaccia che voglia cancellare Israele. La la posizione dell’Italia è quella di lavorare per un accordo, favorire il dialogo tra Iran e Stati Uniti attraverso la mediazione dell’Onu. Noi siamo disposti ad accogliere in Italia altri incontri e ho ribadito anche il no dell’Italia all’arma nucleare da parte dell’Iran che non può averla. Come è scritto nel documento del G7 siamo per una de-escalation. Putin mediatore? Pensi a fare pace in Ucraina”. Così Antonio Tajani, ministro degli Esteri, a margine del centenario di Don Oreste Benzi a Villa Madama a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Usa-Iran, Tajani: L'Italia è per la ripresa del dialogo

"Abbiamo visto in questi anni come ormai il nostro sistema e' fortemente interconnesso, il passaggio di grandi quote della nostra fornitura, ad esempio il Gnl, naturalmente ci espone a situazioni di crisi come quelle che stiamo vivendo in questi giorni; dobbiamo guardare con attenzione e, per quanto possibile, già predisporci ad avere delle strutture che ci permettano di compensare eventuali difficoltà che potessero manifestarsi nelle fornitura da quell'area che pure rappresenta una parte importante" così il presidente di Arera Stefano Besseghini, a margine della relazione annuale di Arera. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Besseghini (Arera): Guerra Israele-Iran? "Italia esposta a crisi, servono strutture per compensare"

In una scuola italiana compare un angioletto che legge il Corano: si riaccende il dibattito su educazione, identità religiosa e deriva woke. Una preoccupazione anche riguarda anche sessualità e ideologia in aula

Gabriele Barberis
Gender e Islam: giù le mani dai bambini
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