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Il direttore Cerno è intervenuto al Tg4 e ha analizzato l'ascesa dell'Islam nella politica nazionale. "Abbiamo la possibilità di sapere cosa succederà. È successo in Inghilterra, in Francia e non abbiamo badato a questo fenomeno. Abbiamo intellettuali, scrittori, gli stessi imam moderati francesi che lo denunciano da tempo e sta succedento in Italia: le prove generali furono a Monfalcone. Stanno nascendo nelle città grandi nuclei islamisti collegati a Fratelli Musulmani che creano comunità che diventano politica. E intorno a queste comunità si stanno unendo simboli extraparlamentari e anche di una sinistra parlamentare a fare da cordone nel nome dell'integrazione, della democrazia, a una richiesta di sostituzione nelle istituzioni delle nostre rappresentanze laiche con imam dalla personalità religiosa. È il programma politico di Fratelli Musulmani, è scritto nero su bianco, è propagandato nei siti e attraverso diverse reti più o meno accessibili in tutto questo mondo. La sinistra sa che significa cedere spazi di democrazia eppure, in cambio di quel bacino enorme di milioni di voti potenziali che con una cittadinanza più semplice da raggungere voterebbero presto sono disposti ad andare avanti così"

Francesca Galici
"Lo fa per i voti". Cerno smaschera la sinistra sull’alleanza con gli islamici

Il direttore de Il Giornale ha commentato al Tg4 le parole di Ilaria Salis a seguito delle dichiarazioni di Ignazio La Russa su "mini-indulto" di Natale. "Spieghiamo a Salis che il presidente La Russa parlava di casa regolarmente affittate o acquistate, non di case occupate. Quindi lei non può essere d'accordo, nel senso che si parte dal presupposto che per finire la pena a casa bisogna avercene una. Però sentire questo discorso da una persona che scappa da un processo, che utilizza l'immunità parlamentare per ottenere un posto di rifugio pagato dai cittadini, che fa commenti ironici sulla frase della seconda carica dello Stato, che sta presentando il libro di una persona detenuta in carcere per un reato che è stato estinto e non esiste più e che vuole in questo libro, insieme allo scrivano di Rebibbia, che dà una mano reale ai detenuti, non a chiacchiere come fanno alcuni politici, stigmatizzare una cosa che non conosce, ci dimostra quello che ho sempre sostenuto. La Salis utilizza le carceri e la povertà di chi non ha una casa per fare la campagna elettorale e tenersi la poltrona. Quindi i suoi giudizi per me sono il contrario della politica".

Francesca Galici
"Usa le carceri e chi non ha una casa per tenersi la poltrona". Cerno a gamba tesa su Salis

Nelle liste e amministrazioni targate dem trovano sempre più spazio eletti e assessori con posizioni Pro pal e vicini all’islam militante e politico

Pasquale Napolitano
Ecco la corrente musulmana del Pd

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa è intervenuto a palazzo Giustiniani alla presentazione del documentario “1949-1968. Quando l’Italia sognava”, curato dal giornalista e conduttore Rai Bruno Vespa. “Mi preme sottolineare che Bruno (Vespa, ndr), che non è uno storico, però sta facendo storia, in parole povere, con puntualità” ha detto La Russa. “Il ’68 all’inizio prometteva molto, io l’ho vissuto: era un periodo in cui anche i giovani nelle università… Innanzitutto non si era ancora completamente colorata di rosso la contestazione; in molte scuole e molte università, anzi ragazzi… Nietzsche e Marx, come dice una canzone di De Gregori, si stringevano la mano, e c’era proprio la volontà di concludere questo percorso. Poi invece il dato ideologico prevalse e secondo me il giudizio diventa diverso. Ma questi anni sono gli anni della mia infanzia e della mia giovinezza, io sono nato nel ’47 cioè solo due anni prima che tu cominciassi a raccontare e quindi sulla mia pelle ho visto questi cambiamenti”, ha sottolineato La Russa, rivolgendosi all’autore del documentario. “Ho visto come il sogno dell’Italia si trasformasse poi in modo di vivere sempre velocemente diversi” ha aggiunto, “sono curioso di vedere come questa fase felice della vita italiana è stata vista, letta e trasformata in immagini da Vespa”. Senato (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
La Russa: Il '68 prometteva molto, contestazione non solo rossa
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