Politica estera

Il licenziamento dei dipendenti federali dei dipartimenti Dei (diversità, equità e inclusione) avvia la rivoluzione del neo presidente. Un reset di tutte le follie woke che hanno accompagnato gli Stati Uniti, e l'Occidente in generale, negli ultimi anni. Così tornano al centro la libertà e i valori comuni che una parte della sinistra aveva cancellato

Francesco Giubilei
La rivoluzione di Trump e la fine delle follie woke: come cambierà l'America (e l'Europa)

Dopo il rituale discorso di insediamento del nuovo presidente americano, Donald Trump, l’amministratore delegato di Space X Elon Musk dal palco della Capitol One Arena di Washington ha fatto un breve discorso destinato ai suoi supporter. Poche parole, ma, al termine del suo discorso, Musk si è toccato il cuore con la mano destra e, a stretto giro, si è esibito in quello che a molti è sembrato un saluto romano. La sinistra mediatica ha scaldato i motori ed è tornata a cantare il refrain sulla nuova America di Trump soggiogata da fascismi ormai sepolti. Insomma, anche questa volta siamo riusciti a distinguerci dando del fascista a uno che alzava il braccio magari con l'intento i soffiarsi il naso.

Vittorio Feltri
Fascisti immaginari

Dopo lo sfarzo della sua cerimonia di insediamento e una straordinaria serie di ordini esecutivi, Donald Trump inizia il giorno successivo con un evento piu' solenne, un servizio di preghiera interreligioso nella Cattedrale Nazionale di Washington. Uno degli oratori chiede al presidente di "abbi pieta'" delle "persone che ora hanno paura", in particolare gli immigrati e i bambini LGBT

Ansa
Vescovo a Trump: "Abbia misericordia per gay e immigrati". E al tycoon scappa una smorfia

È un vero peccato che quello di Musk non sia un saluto fascista. Sarebbe stata la prima volta che si realizzava un sogno della sinistra. Vedere, davvero, Fascisti su Marte

Luigi Mascheroni
Elon Musk
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