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"Due settimane fa, ho detto alla Nato che ha mandato per fare un’esercitazione aerea con dei tipi di aerei che secondo me non dovevamo mandare, perché un conto è un'esercitazione difensiva e un conto è una cosa che può essere vista come una provocazione. Ma io so perfettamente che la Nato si esercita per lanciare un messaggio di deterrenza alla Russa ma mai, mai, un carro armato o un soldato della Nato entrerà in territorio russo, se non tutti i Paesi membri non fossero d'accordo. La differenza con la Russia, dove invece se uno si sveglia male può farlo. Difendere queste autocrazie giustifica chi sta tirando bombe su scuole e ospedali" così il Ministro Crosetto intervistato da Marco Travaglio ad Atreju. (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto: "Mai un carrarmato Nato entrerebbe in Russia se non sono tutti d'accordo"

"Il controllo della corsa agli armamenti, in particolare di armi di distruzione definitiva, come quelle nucleari, aveva conosciuto risultati significativi. Nel contesto attuale, si rende necessario ribadire con forza che l'uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare un crimine contro l'umanità", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il corpo diplomatico. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: Minacciare l'arma nucleare è un crimine contro l'umanità

“Quello che ha pagato sono stato io. Ho pagato con l’uccisione pubblica, con una persona che mi ha sbeffeggiato e ridicolizzato. Tutti sapevano di questa parola "Occhi spaccanti", andata più in voga della guerra, delle persone che vengono uccise, delle donne, dei femminicidi, di qualsiasi altra cosa. Questo è successo durante l’estate che mi ha ucciso”. Lo ha detto Raoul Bova ad Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Raoul Bova ad Atreju: Per aver detto "occhi spaccanti" ho subito un'uccisione pubblica

"Speriamo di aumentare gli scambi commerciali e gli investimenti con l'Italia. Vogliamo vivere nella nostra patria con libertà e dignità in uno stato che rigetta la violenza, così come fa l'Italia. Confermiamo che vogliamo favorire un processo elettorale, sia parlamentare che presidenziale. Grazie a tutti, grazie all'Italia per il sostegno e Buon Natale!". Lo ha detto il leader palestinese Abu Mazen ospite da Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Abu Mazen ad Atreju: Grazie all'Italia per il sostegno, Buon Natale

"Sono 160 i Paesi che riconoscono lo Stato palestinese, noi auspichiamo che l'Italia possa proseguire verso questo tracciato e questo andrebbe a rafforzare ancora di più il principio dei due stati. Andrebbe a rafforzare quello che e' il concetto di uguaglianza e diminuire l'uso della forza". Lo ha detto Abu Mazen, presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, intervenendo ad Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Abu Mazen ad Atreju: Auspico che Italia riconosca lo Stato palestinese

"Il nostro indirizzo strategico è basato su una pace duratura e l'unica soluzione per la stabilità della regione è quella a 'due Stati', che possano vivere in pace secondo il diritto internazionale. L'assenza dello Stato palestinese è un motivo di instabilità nella Regione. Il nostro indirizzo è quello di una pace stabile e duratura con due stati, la Palestina può avere l' assetto del 1967 a fianco di Israele, nel rispetto reciproco, unico modo per garantire pace permanente nella nostra Regione”. Lo ha affermato il Presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, dal palco di Atreju. Atreju (Alexander Jakhnagiev)

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Abu Mazen ad Atreju: Due popoli due Stati unica via per stabilità Medio Oriente
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