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"La pace è un modo di pensare: quello di vivere insieme agli altri, rispettandoli, senza pretendere di imporre loro la propria volontà, i propri interessi, il proprio dominio. Il modo di pensare, la mentalità, iniziano dalla vita quotidiana. Riguardano qualunque ambito: quello internazionale, quello interno ai singoli Stati, a ogni comunità, piccola o grande. Per ogni popolo inizia dalla sua dimensione nazionale" così il Presidente Mattarella nel tradizionale discorso di fine anno. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: "La pace non è imporre proprio dominio sugli altri"

"Leone XIV - cui rivolgo gli auguri più affettuosi del popolo italiano - nei giorni di Natale, in prossimità della conclusione del Giubileo della Speranza, ha esortato a “respingere l’odio, la violenza, la contrapposizione e praticare il dialogo, la pace, la riconciliazione”. Ha richiamato alla necessità di disarmare le parole. Raccogliamo questo invito. Se ogni circostanza diviene pretesto per violenti scontri verbali, per accuse reciproche, di cui non conta il fondamento ma soltanto la forza polemica, non si esprime una mentalità di pace, non se ne costruiscono le basi". Lo ha detto Mattarella nel discorso di fine anno. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella cita Papa Leone nel discorso di fine anno: Disarmare le parole

"Di fronte alle case, alle abitazioni devastate dai bombardamenti nelle città ucraine, di fronte alla distruzione delle centrali di energia per lasciare bambini, anziani, donne, uomini al freddo del gelido inverno di quei territori, di fronte alla devastazione di Gaza, dove neonati al freddo muoiono assiderati, il desiderio di pace è sempre più alto e diviene sempre più incomprensibile e ripugnante il rifiuto di chi la nega perché si sente più forte" così il Presidente Mattarella nel tradizionale discorso di fine anno. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: "Ripugnante il rifiuto di chi nega la pace perché si sente più forte"

"Di fronte alle case, alle abitazioni devastate dai bombardamenti nelle città ucraine, di fronte alla distruzione delle centrali di energia per lasciare bambini, anziani, donne, uomini al freddo del gelido inverno di quei territori, di fronte alla devastazione di Gaza, dove neonati al freddo muoiono assiderati, il desiderio di pace è sempre più alto e diviene sempre più incomprensibile e ripugnante il rifiuto di chi la nega perché si sente più forte", lo ha detto Mattarella nel discorso di fine anno. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: Ripugnante il rifiuto di chi nega la pace perché si sente più forte

"Si chiude un anno non facile. Tutti ne abbiamo ben presenti le ragioni e, come sempre, speriamo di incontrare un tempo migliore. La nostra aspettativa è anzitutto rivolta alla pace". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio agli italiani di fine anno Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: Chiuso anno non facile, speriamo tempi migliori

Come sempre, le parole del presidente della Repubblica si rivolgono a tutti gli italiani, ma non come a una cittadinanza indistinta, bensì all'individualità di ciascuno di noi per la Repubblica. Il nostro è un grande Paese, che ha bisogno di tutti e non può lasciare indietro nessuno. Il commento di Gabriele Barberis al discorso di Mattarella

Gabriele Barberis
La via della pace (senza bandiere rosse)

Coesione sociale, l'impegno dei giovani e la necessità di superare fratture e disuguaglianze al centro del tradizionale discorso di fine anno del Presidente Mattarella. Il Presidente richiamerà anche all'unità e alla partecipazione democratica, con un focus sulla storia della Repubblica (80 anniversario della Liberazione nel 2025) come fondamento per il futuro, evidenziando valori costituzionali e la speranza di un impegno collettivo. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Il dietro le quinte dei preparativi del discorso di Fine Anno del Presidente Mattarella

L'arresto di Hannoun ha portato all'attenzione del Paese la grande bugia degli aiuti umanitari a Gaza. Ma la sinistra vuole zittire chi lo ha denunciato e non risponde alle dieci domande che il Giornale pone loro. Non faremo mai il ramadan delle idee in nome di nessun tipo di integrazione: firmate la petizione contro il bavaglio all'indirizzo nobavaglio@ilgiornale.it

Tommaso Cerno
Cerno: "Abbiamo svelato il virus dell’islamismo e vogliono farci tacere. Ma nel 2026 parleremo ancora più forte per dire no alla Sharia"

Il calo dello spread, la fiducia ritrovata degli investitori, il miglioramento dei giudizi delle agenzie di rating non sono carezze ideologiche, ma segnali concreti

Vittorio Feltri
Per il governo Meloni parlano i fatti
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